19 marzo 2007

Il contenitore sicurezza

Che esista tra i cittadini delle città contemporanee, non solo di Milano, un diffuso senso di insicurezza è una realtà documentata da dati e ricerche. Senso di insicurezza che si tende a ricondurre solo a tematiche di ordine pubblico, quando invece dovrebbe essere considerato come un sintomo di una disagio più ampio – e del resto è raramente collegato agli andamenti dei reati – che necessita di una risposta e di un impegno ben più complessi, che chiamano in causa innanzitutto il Sindaco e la sua giunta.
Come ho potuto verificare lavorando su alcuni quartieri di Milano (si veda più sotto), la domanda di sicurezza – il bisogno di maggiore controllo sociale e rispetto delle regole, esemplificato dalla richiesta di una tutela più assidua da parte delle forze dell’ordine – è una sorta di contenitore per un composito insieme di problemi, bisogni e richieste – diverse nelle diverse parti della città – che trovano in essa la più diretta forma di espressione .
Spesso il tema dell’insicurezza è connesso ad alcuni particolari problemi – come vandalismo e incuria, danneggiamento degli spazi pubblici, sporcizia – che attengono alla cosiddetta “questione delle incivilites”, che rimanda a sua volta più al senso di abbandono da parte delle istituzioni che a reali pericoli e minacce. In altre parole, ciò che accomuna l’esperienza di vita degli abitanti milanesi è la sensazione di “sentirsi soli”. E’ in questo quadro che anche la diversità degli altri da sé diviene fonte di paura, perché si misura con la sensazione di non essere protetti e con la convinzione che le istituzioni non sappiano migliorare realmente le quotidiane condizioni di vivibilità.

Giovedì 22, sarò all'incontro organizzato dall'Osservatorio di Milano per presentare il dossier sulla sicurezza (Giovedì 22, h. 11.0o, Casa della Cultura, via Borgogna 3)

Alcuni materiali:
  • Il libro Milano. Quartieri periferici fra incertezza e trasformazione che ho scritto nel 2005 insieme a tre giovani (B. Borlini, F. Memo e S. Mugnano) che lavorano con me in università e nel Laboratorio PeriMetro, edito da Bruno Mondadori. Il volume nasce dal lavoro di ricerca e riflessione ui quartieri periferici di Milano sviluppato a partire dal progetto RESTATE - acronimo di Restructuring Large-scale Housing Estates in European Cities: Good Practices and New Visions for Sustainable Neighbourhoods and Cities - che ha coinvolto dieci paesi europei con l'obiettivo di realizzare uno studio comparativo sulle condizioni fisiche e sociali dei quartieri di edilizia residenziale pubblica, prestando particolare attenzione alla valutazione e al confronto delle politiche di riqualificazione promosse a livello locale.
  • Un interessante intervento del collega dell'Università di Firenze Giandomenico Amendola in occasione di un Convegno dal titolo La paura urbana. Politiche, esperienze, luoghi comuni, organizzato dal Laboratorio PeriMetro, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale il 25 novembre 2004.

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