02 luglio 2009

Italia Nostra chiude la sua esperienza al Parco delle Cave per l’impossibilità a lavorare con il Comune.


Italia Nostra si è arresa, di fronte alla possibilità di trovare una collaborazione con un Comune per il Parco delle Cave e restituisce l’incarico al Comune.
La denuncia che Italia Nostra fa della situazione di difficoltà in cui si è trovata a lavorare è la piena dimostrazione di un grave disinteresse della amministrazione a valorizzare una delle poche esperienze che Milano poteva vantare in questo campo.

L’impegno, la fantasia progettuale, la capacità di innovare e sperimentare hanno reso il Centro Forestazione urbana di Italia Nostra una risorsa preziosa per Milano e la decisione di chiudere con l’esperienza del Parco delle Cave non può che essere stata sofferta.

Oggi l’Assessore Cadeo, dice che forse è meglio così e che le ragioni di Italia Nostra sono “politiche” e pretestuose. Sicuramente la “politica” deve avere influito nel degradare una relazione con un interlocutore prezioso, delegittimandolo di ruolo e portandolo ad una situazione di impossibilità a proseguire un progetto ambizioso che al suo interno era nato.

Ci si chiede quale sia il destino di questa area senza la garanzia di qualità e serietà di Italia Nostra e quale sia la politica del verde che ci riserva l’assessorato se -di fronte a tale sfacelo- si ritiene che tanto peggio, tanto meglio..

26 giugno 2009

In ricordo di Monica


Questo è un invito a ricordare Monica, una delle tante, tantissime, donne vittima dell’incessante “femminicidio” quotidiano, uccise per mano maschile, la mano conosciuta e
italica del suo ex-marito, che dalle minacce è passato alle vie di fatto.

Monica Marra, 33 anni, è stata accoltellata ieri mattina davanti all’asilo nido di suo figlio a Milano. Se il suo omicidio ha avuto un minimo di visibilità, è solo perché è stato particolarmente odioso: in una zona protetta, davanti agli occhi del figlio e di tanti altri, anche bambini. Se fosse avvenuto nell’intimità domestica, sarebbe stato un rigo in cronaca.

A nulla le sono servite le denunce (l’ultima solo pochi giorni fa), a nulla la legge sullo stalking, né il verbale che ha riportato a casa, a nulla la lunga lista di chi l’ha preceduta nella cronaca.
Cosa le sarebbe servito? Le sarebbe servito che alle leggi esistenti facessero seguito delle risposte concrete, cautelative, proporzionate alla sua richiesta d’aiuto.
Ma quali sono, invece, le risposte: mancano le risorse, le denunce sono troppe e se si dovesse dare seguito a tutti i falsi allarmi…
Certo, le risorse sono sempre poche, si sa.

Forse per trovare le risorse, sarebbe bastato vivere in una realtà che non legittimi una cultura familista, assente e ipocrita.
Sarebbe stato prezioso vivere in un contesto che non si scalda solo per le ronde nelle strade, per il controllo del territorio dal nemico esterno, ma fatica a mettere a fuoco la strage della violenza casalinga, ignorata e relegata nell’ambito marginale dell’inevitabile.

12 giugno 2009

Mamme...per l’asilo: arrangiatevi!

Ma come è possibile che il comune di Milano che si vanta ancora di essere all’avanguardia per i suoi servizi all’infanzia abbia una lista di attesa di ben 4500 bambini! Rendetevi conto che lo scorso anno la lista d’attesa era con un zero in meno 500.
Solo l’arroganza può consentire all’assessore Moioli di dichiarare che “non accetta lezioni da nessuno”. Un numero incredibilmente così alto di bambini e famiglie che non sanno se potranno accedere ad un legittimo servizio significa solo totale incapacità di programmare la domanda, totale assenza di conoscenza della città e dei suoi bisogni. E’ ovvio che la crisi aumenta il bisogno delle famiglie e delle donne di lavorare; è ovvio ed è noto che il mercato del lavoro è sempre più imprevedibile nella sua organizzazione oraria esige una disponibilità totale … insomma le donne milanesi hanno bisogno di luoghi dove i loro bambini possono essere accuditi quotidianamente. E che dire di quelle mamme che si sono sentite dire che devono aspettare settembre per avere informazioni? Insomma mi pare che il rapporto con i cittadini sia una sorta di “usa e getta”:; come dire : se vi va bene è così, altrimenti …. arrangiatevi.
Francesa Zajczyk
David Gentili
Consiglieri comunali PD

19 maggio 2009

Mamme con bambini: ampliamo subito la possibilità di utilizzo del bike sharing


Milano ha appena firmato la Carta europea per l’utilizzo della bicicletta:“Velo-City 2009”, nella quale si auspica tra l’altro di portare le città che hanno aderito all’uso della bicicletta come mezzo di trasporto abituale dall’attuale 5% al 15% entro il 2020. E allora facciamo qualcosa fin d’ora qui a Milano:
AMPLIAMO SUBITO LA POSSIBILITA’ DI UTILIZZO DEL BIKE SHARING.

Le donne sono le maggiori utilizzatrici della bicicletta in citta'; anche quelle che, nella giornata, si muovono molto per le tante attività divise tra figli, famiglia, lavoro.

Aiutiamo le donne a poter usare il bikesharing insieme ai loro bambini dotando le biciclette di seggiolini. Insomma, usiamo anche la fantasia per migliorare la città e promuovere la sostenibilità

08 aprile 2009

Bicocca Green Day(s), i mercoledì verdi dell’Università di Milano-Bicocca


Torna anche quest’anno il “Bicocca Green Day”, la rassegna dedicata a temi ambientali, arrivata alla seconda edizione, organizzata dall’Ufficio del Mobility Manager dell’Università di Milano-Bicocca e dal GRISS, Gruppo di Ricerca sullo Sviluppo Sostenibile, con il supporto del Laboratorio di Sociologia Visuale, dell'Associazione Studenti Bicocca (A.S.B.) e la collaborazione di VAS (Verdi Ambiente Società), Legambiente, +bc, Giardino degli Aromi, Besati-BioNovara, Vivibicocca, Associazione Esterni, Parco Nord Milano, CTP Consorzio Trasporti Sesto San Giovanni e Guidami, con il Contributo della Fondazione Cariplo.

Sono cinque gli appuntamenti in programma quest'anno, tutti di mercoledì tranne la giornata conclusiva che si terrà di domenica. Dal 22 aprile al 24 maggio incontri, seminari e banchetti informativi, dedicati ai temi della mobilità sostenibile e dei consumi responsabili. L'Università di Milano-Bicocca è tra i primi Atenei italiani ad allinearsi ad altre Università di tutto il mondo istituendo le “Giornate verdi” per la sostenibilità ambientale.

«I Bicocca Green Day - spiega la professoressa Francesca Zajczyk, docente di sociologia urbana e Mobility manager dell’Università di Milano-Bicocca – sono, insieme a molte altre iniziative che organizziamo, una delle forme attraverso le quali l’Università può e deve esercitare il proprio importante ruolo di “educatore”. Riteniamo infatti che il nostro compito non sia solo far crescere i giovani che vengono a studiare presso di noi, ma è anche dare contributi e stimoli capaci di coinvolgere tutta la società, a partire dal contesto di territorio e quartiere più immediato nel quale operiamo».

Lo scorso anno, l’Università di Milano-Bicocca ha neutralizzato la quantità di CO2 emessa per l'organizzazione della giornata Verde, attraverso nuove piantumazioni all’interno del Parco Nord. L’Ateneo, che ha neutralizzato una tonnellata di CO2, in occasione della prima edizione del Bicocca Green Day, ha aderito al Progetto “Parchi per Kyoto”, iniziativa di forestazione e piantumazione degli alberi promossa da Federparchi e Kyoto Club.

Gli incontri

Si parte mercoledì 22 aprile con la giornata dedicata a quanti ogni giorno raggiungono l’Università o qualsiasi altro posto di lavoro inforcando una bicicletta. A partire dalle 8.30, in Piazza dell’Ateneo Nuovo, saranno offerti caffè e dolcetti a tutti i ciclisti presenti. Nel pomeriggio (Aula 23, Edificio U7, piazza dell’Ateneo Nuovo, 1) è prevista la presentazione del libro Viaggiare leggeri di Andrea Poggio, vicedirettore generale di Legambiente.

Il 6 maggio, in occasione del secondo mercoledì verde, in Piazza dell'Ateneo, dalle 9.30 alle 12.30, saranno allestiti punti informativi a cura di Guidami-Atm, per la promozione del servizio car sharing. Dalle 12 alle 14 (Aula Tesi, Edificio U7, piazza dell’Ateneo Nuovo 1) si terrà l'incontro Muoversi in sicurezza- Il rischio della strada per sensibilizzare alla guida sicura, a cura della Regione Lombardia.

Il 13 maggio, alle ore 15, si tiene la presentazione del libro di Stefano Caserini (Politecnico di Milano) A qualcuno piace caldo, sui cambiamenti climatici.

Il 20 maggio Piazza dell’Ateneo Nuovo si apre agli amanti del verde e delle piante. I vivaisti Besati di Bio Novara e del Giardino degli aromi di Milano scendono in piazza per distribuire piante aromatiche, gadget e materiale informativo sulla cura di piante e fiori. Per i ciclisti ci sarà anche la possibilità di far riparare la propria bici gratuitamente grazie alla Ciclofficina dell'Associazionene +bc, vi sarà anche uno spazio organizzato in collaborazione con l'Associazione Esterni. Il pomeriggio (Auditorium, Edificio U12, via Vizzola, ore 14.30), i docenti e i ricercatori della bicocca parleranno di ambiente nell’incontro Significato e prospettive della sostenibilità. Il ruolo del mondo accademico, delle istituzioni, della scuola e delle imprese, organizzato dal GRISS (Gruppo di Ricerca sullo Sviluppo Sostenibile) dell’Università di Milano-Bicocca

Novità di quest’anno il mercatino di prodotti Bio. In occasione della giornata di chiusura del Bicocca Green Day 2009, domenica 24 maggio si tiene la “Giornata Mangiasano”, organizzata in collaborazione con il Festival della Biodiversità del Parco Nord. A partire dalle ore 9.00 verrà allestito il mercato biologico a cura dei VAS e verrà istituito un collegamento per il Parco Nord con l’Ecobus Bicocca.

26 febbraio 2009

DONNE per una difesa del lavoro delle DONNE

Per le ADESIONI: difesalavorodonne@gmail.com
L'impegno del governo Berlusconi per ridurre ulteriormente i diritti del lavoro salariato sembra puntare alle donne con particolare sadismo. (...)
La detassazione dello straordinario è stata finanziata con i fondi destinati ai progetti e ai centri contro la violenza. E' stata cancellata la legge contro le dimissioni in bianco. Si preparano l'abolizione del diritto alla pensione di vecchiaia a 60 anni, la riduzione del tempo dei congedi di maternità, un peggioramento delle condizioni del lavoro notturno.
Il problema riguarda nello stesso tempo movimento femminista e movimento sindacale, sindacati di base e CGIL, lavoratrici stabili e precarie, donne giovani e meno giovani.
Noi proponiamo prima di tutto di unire per un momento le forze, facendo cadere le obiettive distanze e pensando iniziative comuni o che vadano nella medesima direzione.
Proponiamo che le manifestazioni per l'8 marzo abbiano al centro i temi del rapporto tra donne e lavoro, respingano gli attacchi che si preparano e quelli già passati.
Non tocca a noi elaborare piattaforme, che del resto richiedono discussioni più approfondite di quelle che le nostre diverse appartenenze e i tempi stretti ci abbiano consentito.
Chiediamo solo a tutte l'impegno di un mese per discutere, elaborare e propagandare un progetto femminista di difesa delle donne che lavorano, si formano, sono in pensione o si preparano ad andarvi.
Avvertiamo l'esigenza di coinvolgere nella resistenza il numero maggiore possibile di lavoratrici e giovani donne in formazione. Pensiamo per questo che le sole manifestazioni dell'8 marzo non siano sufficienti.
Siamo consapevoli delle estreme difficoltà del momento e non vogliamo fare appelli velleitari per iniziative che non saremmo in grado di realizzare.
Ricordiamo solo che in altri paesi d'Europa il problema è stato affrontato (e talvolta anche con successo) facendo apparire sulla scena politica un soggetto femminista visibile.
Sono stati fatti presìdi di donne. Sono state organizzate marce da un luogo di lavoro all'altro e iniziative di teatro di strada nei principali quartieri delle città.
Nei primi anni Novanta in Svizzera uno sciopero di sole donne (in alcuni settori di pochi minuti e quindi sostanzialmente simbolico) è diventato un evento anche mediatico e ha garantito la riuscita di una grande manifestazione.
La costituzione di un soggetto femminile visibile che si faccia carico anche dei problemi del lavoro delle donne ci sembra oggi l'assoluta priorità. Per questo ci proponiamo di evitare due atteggiamenti. Quello di eccessiva prudenza in un momento in cui a star ferme c'è tutto da perdere. Quello che coniuga obiettivi di grande valore e spessore con pratiche settarie che riducono ai minimi termini la possibilità di praticarli.

25 febbraio 2009

IL COMUNE DI MILANO HA IL BILANCIO BLOCCATO!

Questo è ciò che ci è stato comunicato nella giornata odierna durante l'Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale.
La situazione, gravissima, riguarda tutta la spesa corrente - acquisti vari, interventi di manutenzione, erogazione di sussidi, contributi a organizzazioni di volontariato, pagamento realizzazione di progetti, rinnovo di contratti a progetto e così via - e, nei fatti, sta paralizzando l'attività del Comune in alcuni settori strategici - servizi sociali, lavori pubblici etc.-.
In alcune Zone del Decentramento sono state compiute riduzioni dei fondi di dotazione per i sussidi integrativi al reddito e per il diritto allo studio dal 2 al 5%, fino ad un massimo del 22% (Zone 1-2-4-9); si spiega probabilmente così anche la scelta di congelare i contributi alle famiglie affidatarie e tenere bloccati i contratti dei Co.co.co. dei Musei Scientifici.
Questo è dovuto al fatto che ci sarebbero errori di previsione sia per quel che riguarda le entrate che per ciò che concerne le uscite di un'amministrazione comunale, peraltro, ancora in attesa dei soldi bloccati a Roma dal Governo Berlusconi, ma comunque appostati nelle previsioni di entrata.
Come può succedere tutto ciò dopo solo un mese e mezzo di attività ordinaria del 2009.
A ciò si aggiungono le incertezze sul futuro dell'assessorato al Bilancio - attualmente l'assessore è il Sindaco stesso, non si comprende chi debba assumersi tale responsabilità in occasione del rimpasto prossimo venturo - e, soprattutto, l'incertezza riguardante l'intervento di esternalizzazione dei servizi cimiteriali, attualmente investiti da scandali e inchieste.
Il Bilancio 2009, infatti, è stato "strutturato" immaginando minori spese derivanti dall'esternalizzazione del personale dei servizi cimiteriali e maggiori entrate derivanti dall'aumento delle tariffe per alcuni servizi.
Ad oggi, dunque, questo pasticcio contabile causato dalla incapacità politica di un centrodestra che governa tra mille conflitti sotterranei rischia, seriamente, di far pagare un prezzo altissimo ai milanesi.
Chiediamo che si convochi immediatamente una Commissione Bilancio, che il Sindaco riferisca in Aula e che soprattutto, si intervenga in due direzioni : si rivendichino i soldi fermi a Roma, con una mobilitazione unitaria della città, e si compia un’operazione-trasparenza sui conti pubblici con un nuovo Bilancio.

Gruppo Consigliare
PD

17 febbraio 2009

Ancora una volta la pubblicità è contro la donna

Approda anche a Milano la pubblicità di un marchio di abbigliamento italiano che ha già fatto parlare di sé per le immagini porno-soft di una perquisizione di due poliziotti su avvenenti ragazze.
La violenza patinata di tanti “creativi” che ci propongono le donne come oggetti sessuali più o meno consenzienti, ma comunque sempre da “consumare” a piacimento, dovrebbe averci ormai anestetizzati. Quindi è raro che ci si possa ancora scandalizzare.
Eppure ci si riesce. Del resto, siamo costantemente sottoposti giorno dopo giorno al continuo stillicidio di notizie di violenza sulle donne, sempre più feroci e diffuse anche tra adolescenti, proprio loro, così ben ricettivi al mondo della moda e dell’immagine.
Siamo circondati dalla violenza sulle donne, quella vera, brutale e sporca.
Perché dovremmo aver ancora voglia di essere sottoposti alla patinata e ammiccante “ironia” e “trasgressione” pubblicitaria della giovane e dinamica azienda di moda che deve vendere i suoi articoli?
Il Sindaco di Napoli, di Padova e ora anche il sindaco di Roma hanno proibito queste affissioni con motivazioni che condividiamo. A Milano, la sindachessa Moratti dovrebbe davvero fare lo stesso.

07 febbraio 2009

Inaudita azione del governo: non rispetta né Eluana né la Magistratura

E' stato approvato oggi pomeriggio il decreto governativo che blocca l'iter della sospensione dell'alimentazione forzata a Eluana, iter avviato sulla base di una sentenza definitiva della Magistratura competente
Contro il parere del Quirinale, contro ogni logica e umanità, in una lotta insensata contro il tempo, il governo procede sulla sua strada approvando all'unanimità un decreto d'urgenza per vietare la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione di Eluana.
La violenza che questo governo sta esercitando sulle spalle della famiglia Englaro e su chi, in osservanza di un iter giudiziario completo ed approfondito, ha deciso di stare dalla parte della legge è inaudita.
Il rispetto per una vicenda così dolorosa ci ha fatto preferire sinora il silenzio - che una simile situazione imponeva. Credo che non si possa più tacere.