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03 giugno 2008

La mia ultima fatica


Ciao a tutti, questo volume riprende alcuni risultati di un progetto europeo (Pariteia Equal opportunities and citizenship, in partenariato con Cdie-Centro di iniziativa europea e coinvolgente le città di Bologna, Milano, Napoli; Bruxelles, Madrid, Riga, Utrecht, Varsavia) e di un programma di ricerca nazionale (Sfide, rischi, opportunità del mondo flessibile. Uno studio sugli stili relazionali delle giovani coppie , in network con le università di Roma, Napoli, Torino e Catania). Penso che il tema dei cambiamenti dei giovani uomini sia molto interessante.
Recentemente, in Italia e in Europa, si è molto discusso sui mutamenti delle relazioni genitoriali e, in particolare, sulle nuove paternità. Se, da un lato, la crescente presenza delle donne nel mondo del lavoro ha portato sempre più uomini a riscoprire l’importanza del rapporto con i figli, permane dall’altro un differente approccio, maschile e femminile, nell’adempimento del compito di genitore. Laddove la maternità assorbe la donna totalmente, la paternità sembra non implicare un ridisegnarsi delle priorità nel contesto familiare.
Ma come interpretare allora gli elementi di novità che si profilano in maniera sempre più evidente nei «nuovi padri»? Come vivono il proprio ruolo? Come gestiscono il tempo e le nuove responsabilità?
Indubbiamente, i cambiamenti che investono l’identità maschile rappresentano un importante punto di partenza nel ridurre le asimmetrie di genere – in questo senso, il volume riflette anche sull’importanza delle politiche dei congedi parentali – per raggiungere un maggior equilibrio nella difficile sfida di essere padri (e madri) nella società di oggi.

F. Zajczyk e E. Ruspini (2008), INuovi padri? Mutamenti della paternità in Italia e in Europa, Baldini Castoldi Dalai Editore, Milano. Prezzo: € 17

06 aprile 2008

Novità in libreria

Vi segnalo l'uscita di questi tre lavori realizzati da quattro giovani ricercatori, miei collaboratori al Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale e nel Laboratorio PeriMetro .

Mugnano S., Zajczyk F. (a cura di), Ripensare Milano guardando l’Europa. Pratiche di riqualificazione urbana, Edizioni Libreria Cortina, Milano.
Negli ultimi anni in Europa è andata crescendo l’attenzione per il tema della riqualificazione urbana, sia in una prospettiva di sviluppo locale sia per la lotta all’esclusione sociale e territoriale. Questo volume, attraverso gli esempi significativi di pratiche e politiche di riqualificazione urbana – tratti dal progetto di ricerca europeo RESTATE – propone riflessioni su esperienze maturate in Italia e in Europa, fornendo elementi di analisi e modelli innovativi di buone pratiche utili per funzionari, dirigenti, politici e studiosi in genere. Leggi di più....

Borlini B. e Memo F. , Il quartiere nella città contemporanea, Bruno Mondadori, Milano.
Ripercorrendo il dibattito classico, ma anche ricorrendo ai più recenti contributi internazionali, il libro offre a studenti di sociologia, delle discipline urbanistiche e architettoniche e a chi opera in ambito politico e sociale, una rigorosa ma agevole presentazione dei principali temi di teoria e ricerca sul quartiere. Oggetto solo apparentemente intuitivo e scontato, il quartiere si rivela nel corso dei capitoli un filone di analisi di grande attualità e rilevanza, che chiama in causa questioni centrali per comprendere le trasformazioni della città contemporanea. Leggi di più...

Colleoni M. (a cura di), La ricerca sociale sulla mobilità urbana. Metodo e risultati di indagine, Edizioni Libreria Cortina, Milano
La mobilità, insieme con la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, rappresenta uno dei tratti peculiari della vita sociale contemporanea. Da semplice variabile accessoria essa ha assunto maggiore centralità, proponendosi quale punto di osservazione privilegiato per descrivere la società urbana e le sue nuove conformazioni.
Il volume descrive la mobilità urbana offrendo materiali sia teorici sia empirici idonei a inquadrarne la natura e a fornire indicazioni metodologiche per la sua analisi. Leggi di più...

20 aprile 2007

La resistibile ascesa delle donne in Italia

Qualcosa sta cambiando in Italia. Sempre più donne raggiungono alti livelli di istruzione, riuscendo ad inserirsi in posizioni elevate del mercato del lavoro. Donne che si sentono così pari agli uomini da non porsi nemmeno il problema della parità. Donne che riconoscono sempre più l’importanza e il valore delle proprie aspettative e dei propri progetti. Che credono nel loro lavoro, aspettandosi di ottenere adeguati riconoscimenti in termini di carriera, prestigio e guadagni. E che pensano che questa legittima aspirazione non debba comportare la rinuncia all’essere madri e alla qualità della propria vita.
Qualcosa sta cambiando tra le donne italiane. Ma senza l’attenzioni e il sostegno che ciò richiederebbe. E senza un’adeguata riflessione sulle potenzialità, ma anche i limiti, di questi cambiamenti. “Il cammino della parità è già intrapreso”, dicono alcuni, “basta aspettare e lasciare tempo al tempo”. Certo, purché questo tempo non diventi infinito! Rischio concreto, se tutto avviene nella solitudine delle giovani donne che, mentre cominciano a tematizzare nel proprio privato la costruzione di identità nuove, devono quotidianamente confrontarsi con stereotipi duri a morire. In una società che sotto la retorica della neutralità rivela una pervicace inadeguatezza a raccogliere le sfide dell’innovazione, poste giorno per giorno dalle donne e dagli uomini, attraverso nuovi comportamenti e sperimentazioni così atomizzati da risultare spesso quasi invisibili
Qualcosa sta cambiando, dunque; ma perché qualcosa cambi davvero occorre uno sforzo in più. Occorre rompere le "vecchie abitudini" degli stereotipi e dei ruoli femminili e maschili, attraverso nuovi percorsi di confronto fra diverse generazioni di donne e, soprattutto, attraverso un riconoscimento pubblico e politico. Occorre che la politica - con la P maiuscola - torni ad essere cinghia di trasmissione dell'innovazione sociale, partendo da nuove forme di rappresentanza che facciano propria una generalizzata filosofia di investimento sulle donne e riconoscano loro quel ruolo di agenti del cambiamento ormai evocato da molti, troppo spesso solo a parole.

Sono felice di segnalare l'uscita del mio libro La resistibile ascesa delle donne in Italia. Stereotipi di genere e costruzione di nuove identità, in libreria dal 26 aprile per i tipi de Il Saggiatore. E' il frutto di un lungo lavoro di ricerca, e anche di auto-riflessione, condotto a partire dall'inizio del 2000 insieme ad alcune giovani studiose.
In particolare, voglio ricordare Barbara Borlini, dottoressa di ricerca, la cui collaborazione in questo percorso di studi è stata preziosa anche per il confronto serrato, ma aperto e ricco di spunti, sul terreno generazionale; Francesca Crosta, borsista, che ringrazio affettuosamente per la passione e l’attenzione con cui ha contribuito alla analisi delle fonti ed alla elaborazione dei dati.
Ma un grazie particolare va anche alle tante “donne di successo” - giovani e meno giovani, ottimiste e pessimiste, ciniche e meritocratiche – che hanno accettato di partecipare, spesso con vivo interesse ed entusiasmo, allo studio (via questionario o attraverso rapporto personale) e senza le quali questo lavoro non avrebbe potuto essere completato.

Infine, un sentito ringraziamento va ad amiche e colleghe con le quali, nel corso degli anni, in occasioni pubbliche e private, ho avuto modo di discutere e confrontarmi proficuamente sui temi trattati nel volume.

Materiale a disposizione
copertina
indice del libro

Eventi:
Prima presentazione lunedì 23 aprile h. 18.00 alla Fiera del Libro di Bergamo